
L’importanza dell’advertising digital out of home urbano: i migliori esempi da tutto il mondo
Quand’è che una campagna di marketing diventa spettacolare? La risposta è: quando diventa più grande di noi e ci fa muovere gli occhi all’insù. E da questa spinta che si sono mossi i progressi nel campo dell’advertising digital out-of-home, con proposte sempre più innovative e coinvolgenti.
Il digital signage nelle grandi metropoli
Ed ecco che nelle grandi metropoli le campagne pubblicitarie si spostano dal supporto statico del cartellone tradizionale, al pannello digitale dinamico. Il trend non è così recente, se pensiamo ad esempio che già negli anni ’80 a Piccadilly Circus si utilizzavano display luminosi.
Ma sono proprio le grandi città come Londra, New York e Tokyo a segnare i nostri tempi con esempi spettacolari di campagne di advertising DOOH sui LedWall dei loro centri urbani.
Le insegne digitali di Piccadilly Circus
Situata nel cuore del West End di Londra, la piazza è illuminata dai brand di tutto il mondo sin dai primi del ‘900, l’esempio più longevo di grande cartellonistica pubblicitaria d’impatto d’Europa.
Per più di cent’anni, alle aziende erano state date in concessione solo 6 spazi, divisi tra grandi aziende di tutto il mondo: Coca Cola, TDK, Hyundai, McDonald’s, LG e Samsung, per citare le ultime.
Dal 2017 le famose Piccadilly Lights sono state sostituite con un singolo schermo di 783,5 m2, con una risoluzione 1,4 volte superiore al 4K, rendendolo il display pubblicitario più grande d’Europa.
Viene mantenuto lo storico patchwork di inserzionisti, disponibile esclusivamente per 6 brand di categorie non concorrenti che ruotano le posizioni sullo schermo ogni 90 secondi.
La nuova svolta di Piccadilly Lights sono le animazioni digitali mozzafiato a schermo intero, che si verificano ogni 10 minuti, in cui ciascuno dei brand occupa l’intero schermo per 40 secondi.
Il risultato è ovviamente spettacolare: il cambiamento è significativo per i sostenitori dell’outdoor digitale, data la maggiore flessibilità e le opportunità di personalizzazione offerte ai brand in quello che da moltissimi anni è un punto di riferimento di Londra.
Non solo: lo schermo è stato anche costruito con la tecnologia di riconoscimento dell’audience e delle auto, offrendo agli inserzionisti la possibilità di personalizzare i contenuti in base a chi passeggia o guida.
Le campagne di advertising digital out-of-home a Times Square
Sin dagli inizi del ‘900, Times Square viene considerata “l’agorà” di New York, fulcro delle iniziative commerciali e simbolo del carattere sfavillante della Città che non dorme mai.
A Times Square la storia dell’advertising è decisamente longeva, considerando tutti i manifesti luminosi degli spettacoli di Broadway di inizio secolo scorso.
Con l’avvento del digitale, le opportunità per creare spazi dinamici e campagne creative si sono moltiplicate.
Ad oggi la piazza conta circa 13 “punti”, dati in concessione a brand e aziende per sviluppare le proprie campagne di marketing digitale out-of-home.
Tra le diverse opportunità troviamo:
- Realtà aumentata
- Realtà virtuale interattiva e modelli di personaggi
- Streaming in diretta ad alta risoluzione
- Giochi basati sul movimento e contenuti audio (con dispositivo mobile)
- Contenuti interattivi ambientali
- Interattività sui social media
- Funzioni di conto alla rovescia
- Eventi Speciali (con e senza possibile interattività con Disney Store)
Con queste premesse, oltre al numero incredibile di audience potenziale, è chiaro come questo luogo sia una sorta di palcoscenico mondiale per il proprio brand. L’invito perfetto all’acquisto di un prodotto.
Vuoi un esempio spettacolare? Guarda la campagna marketing digitale out-of-home per la serie Netflix “Santa Clarita’s Diet”. I protagonisti interagiscono tra diversi schermi digitali per creare un racconto coinvolgente.
Tokyo: la città si trasforma in un unico LEDWall
A seguito degli anni disastrosi successivi alla fine della seconda Guerra Mondiale, il Giappone ha ritrovato grande forza per risollevarsi economicamente. Per molti anni il Giappone ha creato un esempio di qualità e lavorazione in molti settori ad alta tecnologia, tra cui LED e produzione di schermi a LED.
Dalla scoperta nel 2006 del blue LED da parte di un ingegnere giapponese, i LED sono progettati su pixel RGB a colori. Poche persone si resero allora conto che questa scoperta era rivoluzionaria per l’industria della pubblicità e dell’illuminazione.
E la città di Tokyo, centro commerciale della nazione, è diventata il laboratorio perfetto per sperimentare nuove soluzioni digitali al servizio dei brand.
Anche una breve passeggiata lungo le strade di Tokyo infatti rivela decine e decine di schermi a LED di varie dimensioni e forme, ben adattati all’ambiente cittadino.
L’architettura della città è piuttosto eclettica, nessun edificio assomiglia a un altro, le strade trafficate sono piene di advertising digital out-of-home, schermi e insegne a LED in particolare. È impossibile non ammirare le soluzioni progettuali uniche che consentono ai display di integrarsi completamente nel paesaggio architettonico della città.
Gli schermi a LED sono ovunque, di forme e dimensioni diverse e sono sempre incorporati nell’ambiente circostante in un modo che sembra “naturale” per l’audience.
E nel bel mezzo di questo grande e unico schermo che corre per la città, soluzioni ambiziose e creative vengono offerte alle aziende che decidono di promuovere i loro prodotti con campagne pubblicitarie originali.
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