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grana padano dop

DiariOOH di Brand: quando i contadini nascosero il Grana Padano al Re di Spagna

Si fa presto a parlare di eccellenze italiane, soprattutto a tavola. Ma quella di Grana Padano Dop è una vera e propria storia di tradizione e passione che affonda le radici nella Cultura italiana, non solo culinaria. 

Una storia che ha attraversato un millennio, mantenendo una ricetta inimitabile e un gusto unico che sono valsi un riconoscimento importante come il marchio DOP, oltre ad un successo sulle tavole di tutto il mondo.

Sin dalla sua nascita, infatti, il formaggio padano per eccellenza ha conosciuto una fama popolare che ne ha fatto un prodotto prezioso e di gran valore, riconoscibile da tutti.

 

Il formaggio popolare che piace ai sovrani medievali

La nascita del Grana Padano Dop si fa risalire intorno ai primi anni dell’undicesimo secolo, quando all’interno del monastero di Chiaravalle, a sud di Milano, i monaci cistercensi sperimentarono la cottura e conservazione di una grande quantità di latte.

Infatti, grazie alla bonifica dei territori circostanti, la produzione di latte era aumentata notevolmente, e sarebbe stato un peccato perdere tutto quel bene pregiato.

Il formaggio a pasta dura creato nelle cantine del monastero venne chiamato dai contadini grana, per via dei granelli di sodio che compongono la superficie.

Via via le tecniche di produzione e stagionatura migliorarono e nacquero anche nuove figure professionali, come i maestri caseari, e il formaggio acquistò sempre più fama e successo, tanto da finire sui prestigiosi banchetti dei reali di tutta Italia.

grana padano

Non solo buono: il Grana Padano è soprattutto ambito

Talmente apprezzato è il gusto di questo formaggio, che i sovrani se lo regalavano come fosse un bene ricercato: Isabella d’Este, ad esempio, nel 1504 portò in dono il Grana al padre Alfonso e al fratello Ferdinando, i signori di Ferrara.

Anche le fasce più povere, ovvero le prime primi a scoprirne i valori nutritivi e le proprietà gustative, se lo tenevano ben stretto: si narra infatti che nel 1525 il fattore dei Gonzaga non riuscì a trovare neanche una forma per fare un regalo ufficiale ai sovrani di Spagna.

È facile immaginare che, quasi sicuramente, i sudditi e i contadini del regno dovevano aver fatto razzia del formaggio, nascondendolo per bene nelle loro dispense

Nei secoli successivi, il prodotto continuò ad avere molto successo grazie alle nuove tecnologie che permisero una lavorazione più controllata e su larga scala

Si arrivò quindi alla nascita del Consorzio per la tutela del Formaggio Grana Padano nel 1954, che riunì sotto lo stesso statuto diversi produttori, stagionatori e commercianti.

 

Il Grana Padano diventa protetto

La vigilanza attenta delle procedure e dinamiche attorno alla produzione e commercio del formaggio da parte del Consorzio portarono a risultati incredibili anche fuori dall’Italia, facendo diventare il Grana un prodotto molto desiderato, ma anche invidiato, e a rischio di imitazioni non autorizzate.

Per questo motivo, la Comunità Europea nel 1996 conferì al Grana Padano la certificazione DOP (Denominazione di Origine Protetta): da quel momento, la verifica dei requisiti necessari perché ogni forma possa ottenere il marchio a fuoco venne esercitata da un soggetto esterno, con approvazione del Consorzio di Tutela e del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali.

Il grande successo del Grana Padano Dop passa quindi per un rigore estremo e un controllo attentissimo su tutta la filiera, rendendolo ancora più prezioso: una vera e propria eccellenza italiana da proteggere.

grana padano

 

Grana Padano e il marketing

Non solo attenzione alla produzione, ma anche sulla sponsorizzazione del brand. Negli anni, il Consorzio padano si è contraddistinto per una comunicazione sobria ed evocativa che ha sempre fatto leva sul consolidato posizionamento del prodotto.

I messaggi delle campagne pubblicitarie di Grana Padano richiamano spesso ad una solennità del momento di assaggio del prodotto, nonché alla versatilità che lo caratterizza: il Grana è talmente buono da sorprendere l’audience, come mostrato nel celebre spot del 2001, dove il coltellino da formaggio “attraversa” metaforicamente tutti i prodotti da gustare assieme.

Anche per quanto riguarda il marketing OOH (out-of-home), il brand ha sempre investito in massicce campagne di affissione nelle grandi città italiane, negli stadi, nei centri commerciali ma anche negli aeroporti e nelle piazze di tutto il mondo. 

Il grande prestigio del brand e la sua attenzione alla comunicazione OOH rendono ancora più speciale la collaborazione con Medya Network, che ha trasmesso i contenuti dell’ultima campagna di Grana Padano su l’imponente rete di schermi digitali all’interno dei centri commerciali di tutta Italia.

Il network, dall’altissimo potenziale tecnologico e innovativo, è stato in grado di restituire metriche notevoli sul traffico di audience, in modo affidabile ma soprattutto trasparente, grazie alla tecnologia di intelligenza artificiale BLIMP, completamente rispettosa della privacy.

Un sodalizio vincente con il brand Grana Padano che premia la grande professionalità messa in campo da Medya Network, e consolida il valore di un prodotto sublime che da secoli fa gola a tutti, ricchi e poveri, sudditi e sovrani.

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