DiariOOH di Brand: Virgin, ovvero come fregarsene dei limiti

Virgin è uno dei brand più iconici al mondo, noto per la sua capacità di reinventarsi continuamente e per la sua presenza in diversi settori, dalla musica fino addirittura ai voli spaziali. 

Globalmente riconosciuto come un marchio ribelle, sopra le righe, che punta continuamente a rompere convenzioni e barriere, negli anni ha saputo rinnovare la propria identità di marca restando però sempre fedele ai valori che ne hanno consolidato il posizionamento.

La nascita di Virgin Records

Tutto ebbe inizio nel 1970, quando Richard Branson, all’epoca un giovane imprenditore, fondò Virgin Records insieme al suo amico Nik Powell. 

Il primo successo della nuova casa discografica fu l’album di Mike Oldfield, “Tubular Bells“, che vendette milioni di copie e divenne la colonna sonora del film “L’esorcista”. 

Da lì in poi, Virgin Records si affermò come una delle più importanti case discografiche del Regno Unito, con artisti come i Sex Pistols, i Culture Club e i Rolling Stones nel suo roster.

L’espansione in altri settori

Negli anni ’80, Virgin decise di espandersi in altri settori, tra cui i viaggi e la tecnologia. 

Nel 1984 fu lanciata Virgin Atlantic Airways, la compagnia aerea che avrebbe rivoluzionato l’industria del trasporto aereo con servizi innovativi come i posti letto in prima classe e l’intrattenimento a bordo. 

Nel 1985 fu invece inaugurato il primo Virgin Megastore a Londra, che divenne un punto di riferimento per gli appassionati di musica e pop culture.

Virgin e la sfida dello spazio

Negli anni ’90, Richard Branson decise di intraprendere una nuova sfida: l’esplorazione dello spazio. 

Nel 2004 fu fondata Virgin Galactic, un’azienda che mirava a offrire viaggi spaziali commerciali. 

Dopo numerosi ostacoli e ritardi, nel 2018 Virgin Galactic ha finalmente compiuto il suo primo volo spaziale con un equipaggio a bordo. Questo traguardo ha rappresentato un momento storico non solo per Virgin, ma per l’intera industria spaziale.

Sostenibilità all’avanguardia

Negli ultimi anni, Virgin ha dimostrato un forte impegno per la sostenibilità ambientale, promuovendo questo tema sempre a modo suo. 

Nel 2018, la compagnia aerea Virgin Atlantic ha lanciato il primo volo transatlantico alimentato da biocarburanti sostenibili, riducendo le emissioni di carbonio del 70%. Nel 2020, Richard Branson ha annunciato l’iniziativa “The Earthshot Prize“, un premio di 50 milioni di sterline per premiare le soluzioni più innovative per la crisi climatica.

Virgin Active rivoluziona il wellness

Nel 1999 nacque la catena di palestre Virgin Active, e attirò immediatamente l’attenzione grazie alla sua filosofia innovativa di fitness e benessere.

Le palestre Virgin Active si distinsero per la loro attenzione alla qualità dell’esperienza dei membri, offrendo servizi premium come piscine, spa, corsi di fitness innovativi e attrezzature all’avanguardia.

Nel corso degli anni, la catena di palestre Virgin Active è cresciuta fino a diventare una delle più importanti al mondo, con oltre 240 club in 8 paesi. 

Virgin e le strategie di marketing

La storia del brand Virgin è un esempio di come un’idea originale e innovativa possa essere portata a livelli stratosferici attraverso l’intraprendenza e la voglia di sovvertire le convenzioni. 

Questo perché, sin dal lancio di Virgin Records nel 1970 fino all’esplorazione dello spazio con Virgin Galactic, il marchio ha dimostrato di essere in grado di adattarsi ai cambiamenti del mercato e di coltivare una vision votata sempre al futuro. 

E non sorprende quindi il fatto che il marchio abbia scelto di diffondere importanti campagne promozionali attraverso mezzi innovativi come il programmatic DOOH.

Una promozione digital capillare

In linea con le sue strategie pubblicitarie rivoluzionarie, di recente il brand ha potuto contare anche sul circuito DOOH di Medya Network, presente nei più rinomati centri commerciali di tutta Italia, per pubblicizzare la catena di palestre Virgin Active.

La promozione ha potuto avvalersi di una notevole copertura, ma soprattutto di tecnologie funzionali come quelle di Mytraffic e Blimp, il software di intelligenza artificiale che grazie ai sensori presenti sugli schermi, è in grado di monitorare l’audience restituendo dati affidabili e rispettosi della privacy. Questi strumenti infatti rappresentano oggi un vantaggio enorme per tutti i brand che desiderano ottenere un riscontro reale e tangibile sul proprio investimento pubblicitario.