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Pubblicità offline: perchè continua a piacere?

In generale, le persone non vanno alla ricerca della pubblicità, e spesso la evitano. 

Una campagna mostrata a un consumatore in un contesto in cui è scarsamente ricettivo all’interruzione pubblicitaria, avrà un impatto molto limitato (circa l’1%), mentre è 7 volte più alto su piattaforme dove l’audience è, al contrario, ricettiva.

Per marketers e inserzionisti è quindi fondamentale presidiare in modo efficace i canali più congeniali, sia nella giusta forma che nella pertinenza del contenuto

Questo è uno dei risultati più determinanti che si evince dall’analisi sulle reazioni del pubblico e dai dati di crescita della pubblicità offline e online, secondo una delle ricerche più autorevoli del settore.

Le sorprese non mancano, soprattutto per il digital out of home.

Pubblicità offline, online e le reazioni del pubblico: l’ultima ricerca

Il recente studio Media Reactions 2022 di Kantar ha analizzato gli atteggiamenti dei consumatori nei confronti della pubblicità in base al canale di ricezione

La ricerca ha coinvolto oltre 18.000 consumatori da 29 mercati, coprendo quasi 400 brand e quasi il 90% della spesa globale per i media, e si avvale anche delle opinioni di quasi 1000 esperti di marketing come inserzionisti, agenzie e media agency: l’affidabilità dei dati è perciò notevole.Il primo dato interessante è che rispetto all’anno precedente i consumatori hanno recepito la pubblicità in modo più favorevole, nonostante un budget di spesa in advertising in diminuzione, anche se con alcune eccezioni e un dato sorprendente.

La spesa in advertising: la sorpresa DOOH

Secondo lo studio apprendiamo che il volume di pubblicità online è in crescita, mentre gli investimenti nella pubblicità offline diminuiscono, anche se in leggero aumento sul 2021. 

Gli addetti ai lavori rivelano che la previsione di spesa in offline advertising nel 2023 sarà ancora più ridotta, se ci riferiamo esclusivamente alla “stampa”: questo perché sempre meno consumatori acquistano giornali e riviste fisiche, nonostante una crescita dei volumi della loro controparte online.

L’unico canale offline che ha riscontrato un trend positivo, e uno dei maggiori incrementi di spesa è risultato essere il digital out of home, unitamente agli eventi sponsorizzati dei settori gaming ed eSports.

Questa crescita è una piacevole sorpresa, ma non troppo. 

Perché il digital out of home cresce?

Il motivo dietro alla crescita del DOOH è da riscontrare nell’enorme potenziale del mezzo, e nella sua applicabilità nei centri d’interesse.

I display digitali, grazie alle immagini dinamiche e con colori ad alto contrasto risultano essere molto efficaci nel catturare l’attenzione dei passanti, soprattutto se installati in prossimità dei punti vendita.

Inoltre, grazie alla connettività e al programmatic, con il digital out of home è possibile pianificare campagne pubblicitarie in tempi ridotti, anche modificando il contenuto in tempo reale, in base a necessità o secondo scelte creative.

Investire in un circuito di schermi digitali di grandi dimensioni come quello di Medya Network, presente in oltre 40 centri commerciali in tutta Italia, si rivela quindi una scelta ottimale in virtù dei risultati di ricerca sul campo evidenziati all’inizio dell’articolo.

Laddove il consumatore è più incline alla spesa, il digital out of home si è affermato come il mezzo migliore per catturare la sua attenzione con una campagna pubblicitaria mirata e spettacolare.

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