Come conquistare la generazione Z con l’advertising DOOH
L’industria pubblicitaria nel suo insieme è sull’orlo di un cambiamento radicale. Dopo due decenni di studio e di adattamento alle abitudini di acquisto dei Millennials, si è passati a focalizzarsi sulla Generazione Z in ascesa, la prima generazione di veri nativi digitali.
Aggiungiamo a ciò l’ascesa dell’advertising digitale out-of-home (DOOH), l’espansione vertiginosa dei social media e lo sviluppo delle tecnologie digitali per il marketing di prossimità, e diventa chiaro che stiamo entrando in un momento entusiasmante per il settore.
I comportamenti diversi della Generazione Z
La Generazione Z, che generalmente indica i nati tra il 1997 e il 2012, rappresenta una grande opportunità per i brand: già nel 2019 e solo per i giovani statunitensi, si stimavano 44 miliardi di dollari all’anno in potere d’acquisto, oltre a ulteriori 600 miliardi di dollari all’anno in spese familiari influenzate dai loro comportamenti.
Sono un gruppo demografico ampio e importante e stanno completamente ribaltando il copione rispetto ai Millennials.
Per prima cosa, i Zedders utilizzano regolarmente sei dispositivi diversi: TV, laptop, gaming console, iPod o iPad e, naturalmente, smartphone, rispetto ai tre di media dei Millennials. Per questo motivo, sono diventati incredibilmente efficienti nello smistare e valutare rapidamente enormi quantità di informazioni.
Con così tanti messaggi promozionali, provenienti da così tanti punti vendita, hanno necessariamente dovuto sviluppare un’abilità “multichannel”.
Lo stesso approccio è applicato anche all’aperto, in particolare nelle aree urbane affollate che sono il terreno perfetto per campagne di advertising OOH e DOOH: la Gen Z è veloce nell’analizzare quei segnali come quelli che vedono sui loro telefoni. Anzi, per la maggior parte di loro, il marketing out-of-home è persino “rilassante”.
Generazione Z e phygital marketing
Inoltre, c’è il fatto che, a differenza dei Millennials, la Generazione Z sta mostrando una predisposizione al phygital marketing, a mescolare abitudini di acquisto tra online e offline, ma con una forte preferenza per lo shopping in negozio rispetto allo shopping online.
Spinta da una serie di fattori, questa tendenza porta gli acquirenti della Gen Z a frequentare maggiormente i centri commerciali e i punti vendita fisici.
E più tempo trascorrono fuori casa a fare shopping, maggiore è l’esposizione a campagne pubblicitarie OOH e DOOH.
Tutto questo dipinge un quadro interessante e una grande opportunità: un notevole gruppo demografico, con potere di acquisto e una capacità di elaborazione rapida di informazioni.
Essi passano il tempo a fare shopping nel mondo reale, in un territorio caotico, ma sanno come eliminare il disordine e concentrarsi solo sui messaggi che parlano direttamente a loro.
Il DOOH alla conquista della Generazione Z
Data questa propensione per lo shopping in luoghi fisici e altre tendenze della Generazione Z, come una forte attrazione per nuovi brand divertenti e che sanno connettersi con loro a livello individuale, nel futuro prossimo molti marketer si affideranno a strategie di marketing via OOH e DOOH per corteggiarli.
A parte una maggiore visibilità (i display digitali sono più luminosi e possono mostrare immagini in movimento) l’advertising DOOH offre una serie di funzionalità che la cartellonistica statica non offre.
Il DOOH consente l’acquisto in programmatic, ad esempio, che è una grande attrazione per gli inserzionisti, ed è impossibile con l’advertising OOH. Consente inoltre l’uso di contenuti aggiornabili in tempo reale, come il meteo o il traffico, per avere un impatto immediato su quali annunci vengono visualizzati in un determinato momento.
Con queste caratteristiche, è facile quindi capire perché è ideale per far interagire brand e audience giovane.
La Gen Z sta cambiando il modo in cui funziona la vendita al dettaglio: i brand di tendenza e operatori nel marketing agili e innovativi si stanno già adattando.
Non stanno solo cambiando i loro strumenti di marketing, ma anche il modo stesso di fare business per catturare questa fascia demografica emergente.
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